lunedì 30 giugno 2008

Scenografia del corpo

Seminario esperienziale e formativo di Gestalt counselling

condotto da Carlangelo Furletti

18, 19 e 20 Luglio 2008 a Rimini.


Nel corpo possiamo riconoscere la rappresentazione dei nostri conflitti.


Così il nostro modo di muoverci, di camminare, i nostri gesti, sono la scenografia del nostro dramma esistenziale: come lo viviamo e quanto permettiamo all'altro di entrarci.


Puntiamo i riflettori sulla scena della nostra espressione corporea ed artistica: il seminario propone un itinerario di conoscenza dei vissuti emozionali che abitano il nostro corpo, gli impedimenti che ne limitano l’espressione e così la nostra possibilità di coinvolgerci nella relazione.
.
.

domenica 8 giugno 2008

Frederick S. Perls

"Il nostro potenziale si basa su un atteggiamento particolarissimo: vivere e riconsiderare ogni istante come un istante a sé.
Il guaio di chi è capace di riconsiderare ogni istante la situazione e di capire come è, è che in questo caso la persona non è più prevedibile."


"Quanto più forte è il carattere di una persona tanto minore è il suo potenziale.
Potrebbe sembrare un paradosso, ma chi ha un carattere è prevedibile, è una persona che ha a disposizione soltanto un certo numero di risposte prefissate."


"La persona che ha la mania del controllo è la prima a perdere la propria libertà."


"Non possiamo indurre deliberatamente il cambiamento, né in noi stessi, né negli altri. Questo è un punto decisivo: sono molti quelli che dedicano la propria esistenza a realizzare una loro concezione di come 'dovrebbero' essere, invece di realizzare se stessi."


"Non c'è bisogno di scavare: è tutto lì."


"Personalmente distinguo tre classi di escrementi verbali: la cacca di pollo, cioè 'buon giorno', come sta?' e via dicendo; la cacca di mucca, cioè i 'perché', le razionalizzazioni, le scuse; e la cacca di elefante, cioè quando si parla di filosofia, della terapia gestaltica come filosofia esistenziale ecc... quel che sto facendo io adesso, insomma."


"Il fine della terapia consiste nel far sì che il paziente NON dipenda dagli altri e scopra fin dal primissimo momento che può fare molte cose, MOLTE più cose di quelle che crede di poter fare."


"Salvo rarissime eccezioni, non si va in terapia per farsi curare, ma per perfezionare la propria nevrosi."


"Il nevrotico è una persona che non vede l'ovvio."


"'Perché' e 'siccome' in terapia gestaltica sono parolacce. Il 'perché' porta nel migliore dei casi a una spiegazione astuta e mai alla comprensione.
Il 'perché' frutta soltanto indagini senza fine sulla causa della causa della causa della causa della causa della causa."


"Dobbiamo sempre prendere in considerazione il segmento di mondo in cui viviamo come parte di noi stessi.
Ovunque andiamo ci portiamo dietro una specie di mondo."


.

Frasi tratte da La terapia gestaltica parola per parola, 1969