sabato 29 marzo 2008

Se il nonno dà i numeri...

A un mese dall’evento ‘Dottore, se il nonno dà i numeri io cosa faccio?’ continuiamo a dare i numeri: quasi duecentocinquanta persone hanno assistito alle due serate e, al momento, abbiamo una cinquantina di richieste dei dvd con la registrazione degli interventi!
A noi resta la grande soddisfazione di aver colpito nel segno e soprattutto che ci fosse qualcosa di più da dire sulle malattie degenerative e soprattutto sul modo di affrontarle.
Importantissimo è stato il confronto nato dal dibattito avvenuto nella seconda parte dell’ultima serata, quando è stata data la possibilità di dialogo fra gli intervenuti e i relatori. E’ stato un dibattito fruttuoso, un confronto di comuni esperienze fra chi assiste e cerca un aiuto per il proprio malato e uno sfogo nella condivisione.
Il momento più intenso è stato toccato quando la relatrice Barbara Navala Jansch, esperta in Costellazioni Familiari, ha sollevato il problema del senso di colpa e di come sia necessario, quando un famigliare viene colpito dalla degenerazione cognitiva, rispettare il ruolo di chi è genitore e di chi è figlio. Confondere i ruoli e diventare genitori di chi ci ha generato – sostiene Jansch – porta squilibrio e malessere in tutto l’ambito familiare. Onorare i nostri anziani non può prescindere dall’osservare anche il nostro ruolo di figli e non può esimerci dalla responsabilità del nostro disegno di vita.
La reazione del pubblico non si è fatta attendere: all’uditore che ha obiettato questa tesi, rivendicando il dovere fino al sacrificio di sé, si è opposta la voce emozionata di una signora che ha assistito prima la madre e poi il padre per lunghi anni, annullando se stessa e proprio per questo entrando in grave conflitto con gli altri membri della famiglia.
Siamo convinti che sia, questo, un discorso da continuare proprio come è cominciato in queste due sere: sulla traccia dell’emozione, del guardarsi dentro ma anche riconoscersi nell’altro, nel rispetto dei vari momenti della vita e dei reciproci destini.